La “First Lady” delle percussioni, Evelyn Glennie, con la più antica orchestra da camera della Gran Bretagna, la London Chamber Orchestra diretta da Rosemary Furniss, aprirà la XCII stagione concertistica della Società Amici della Musica “Guido Michelli”, sabato 21 ottobre, alle ore 21, al Teatro delle Muse.
In programma, S. Barber, Adagio per archi; A. Vivaldi, Concerto per ottavino, trascritto dalla Glennie per vibrafono e orchestra; J.S. Bach, Toccata e fuga in Re min. arrangiata per marimba e orchestra dalla Glennie; A.Corelli: La follia nell’arrangiamento per marimba e orchestra di Karl Jenskins; E. Elgar, Serenata; F. Mendelssohn, Sinfonia n° 10.
“Semplicemente un fenomeno” è stata definita dal Times in occasione del suo ritorno al fianco della New York Philharmonic Orchestra, Evelyn Glennie non può non stupire e rapire chiunque assista ad un suo concerto. L’intensa musicalità, le straordinarie capacità tecniche, s’innestano in una naturale presenza scenica che catalizza l’attenzione dello spettatore. Un suo concerto è un intero spettacolo.
La più grande percussionista vivente è anche compositrice, insegnante e disegnatrice di gioielli. A lei si deve il ruolo di “solista” acquisito dal percussionista, prima inquadrato, almeno nell’ambito della musica colta, solo all’interno dell’orchestra. In questo modo Evelyn Glennie ha permesso il delinearsi di nuove aspettative per gli studenti di percussioni, e di un nuovo ruolo delle percussioni sia nei programmi delle organizzazioni concertistiche e che nella percezione di questi strumenti da parte del pubblico di tutto il mondo.
Le orchestre e gli artisti con cui collabora sono di indiscussa importanza: Baltimora, Boston, Cleveland, Detroit, New York, Philadelphia, St. Louis e Toronto, accanto a Mstslav Rostropovich, Vladimir Ashkenazy, Yoav Talmi, Leonard Slatkin, Lorin Maazel, Georg Solti, Bernard Haitink, Andrew Davis, Seiji Ozawa, solo per citarne alcuni. La Glennie appare presso i principali teatri ed istituzioni musicali quali Royal Albert Hall, Barbican Centre, Lincoln Centre, Kennedy Center, Carnegie Hall.
La sua personalità eclettica l’ha portata a sperimentare nuovi generi di collaborazioni, inserendola in quel filone cross over per cui può attraversare il tempo musicale da Bach a Bjork. Oltre alla collaborazione con Bjork, si deve anche ricordare quella con il famoso percussionista e vocalista brasiliano, Nana Vasconcelos, e le recenti collaborazioni con gruppi indiani e indonesiani. Da quest'incontro fra culture diverse sono nate due splendide tournée in India ed Indonesia oltre a due lunghe serie di concerti in Venezuela e Giakarta.
Evelyn Glennie tiene più di 100 concerti l’anno, ha fin ad oggi commissionato 135 brani per percussioni ai più importanti compositori viventi, ha vinto due Grammy Awards per le sue incisioni discografiche, e i suoi riconoscimenti non sono facili da riportare: ricordiamo che nel 1982 è entrata a far parte della "Royal Academy of Music" di Londra dove ha conseguito il "Queen's Commendation Prize for all round excellence", il premio più prestigioso in assoluto conferito dalla Royal Academy, e che è stata nominata "Officer of the British Empire" a soli 27 anni, nel 1993, per l’apporto reso alla musica.
Evelyn Glennie, come ogni star, è regolarmente ospite presso le più importanti reti televisive del mondo. E’ apparsa infatti presso il “David Letterman Show” (USA), Sesame Street (USA), The Michael Barrymore Show (GB) e presso “Songs of Prais”e (UK) ove ha presentato ed eseguito alcuni brani dal vivo.
Accanto alla Glennie, la London Chamber Orchestra - diretta da Rosemary Furniss - definita da Sir Michael Tippet in questi termini: “La London Chamber Orchestra suona con un’insieme di audacia e brillante tecnica che trovo assolutamente ispirativa. Ritengo senza ombra di dubbio che anche altri compositori dovrebbero guardare alla London Chamber Orchestra come all’ensemble dei loro sogni” .
La London Chamber Orchestra è composta dai migliori musicisti britannici, figure ricche di talento, passione ed energia, ed è la più antica orchestra da camera della Gran Bretagna. Fondata da Antohny Barnard, l’orchestra debuttò l’11 Maggio del 1921 presso la dimora londinese della Viscontessa Nancy Astor.
A partire da quel momento, l’ensemble tenne più di un centinaio di première all’anno, includendo opere di compositori del livello di Malcolm Arnold, Manuel De Falla, Gabriel Faurè, Leos Janacek, Maurice Ravel, Ralph Vaughan Williams, eseguendo la “Pulcinella Suite” di Igor Stravinsky e la prima esecuzione professionale in italiano dell’ Idomeneo di Mozart. L’Orchestra continua così la sua illustre tradizione collaborando con importantissimi compositori viventi, del calibro di Graham Fitkin e James Francis Brown.
La London Chamber Orchestra divide il proprio tempo tra concerti in Gran Bretagna, tournée all’estero, - appare regolarmente presso le principali sale concertistiche statunitensi, La Scala di Milano ed il Musikverein di Vienna, registrando ovunque il “tutto esaurito”, - programmi educativi ed un’ attività discografica estremamente ricca di incisioni di musiche per il cinema e per la televisione.
L’ensemble gestisce una stagione concertistica a St. John’s Smith Square a Londra, ove ospita i più importanti solisti del panorama musicale internazionale.
In programma, S. Barber, Adagio per archi; A. Vivaldi, Concerto per ottavino, trascritto dalla Glennie per vibrafono e orchestra; J.S. Bach, Toccata e fuga in Re min. arrangiata per marimba e orchestra dalla Glennie; A.Corelli: La follia nell’arrangiamento per marimba e orchestra di Karl Jenskins; E. Elgar, Serenata; F. Mendelssohn, Sinfonia n° 10.
“Semplicemente un fenomeno” è stata definita dal Times in occasione del suo ritorno al fianco della New York Philharmonic Orchestra, Evelyn Glennie non può non stupire e rapire chiunque assista ad un suo concerto. L’intensa musicalità, le straordinarie capacità tecniche, s’innestano in una naturale presenza scenica che catalizza l’attenzione dello spettatore. Un suo concerto è un intero spettacolo.
La più grande percussionista vivente è anche compositrice, insegnante e disegnatrice di gioielli. A lei si deve il ruolo di “solista” acquisito dal percussionista, prima inquadrato, almeno nell’ambito della musica colta, solo all’interno dell’orchestra. In questo modo Evelyn Glennie ha permesso il delinearsi di nuove aspettative per gli studenti di percussioni, e di un nuovo ruolo delle percussioni sia nei programmi delle organizzazioni concertistiche e che nella percezione di questi strumenti da parte del pubblico di tutto il mondo.
Le orchestre e gli artisti con cui collabora sono di indiscussa importanza: Baltimora, Boston, Cleveland, Detroit, New York, Philadelphia, St. Louis e Toronto, accanto a Mstslav Rostropovich, Vladimir Ashkenazy, Yoav Talmi, Leonard Slatkin, Lorin Maazel, Georg Solti, Bernard Haitink, Andrew Davis, Seiji Ozawa, solo per citarne alcuni. La Glennie appare presso i principali teatri ed istituzioni musicali quali Royal Albert Hall, Barbican Centre, Lincoln Centre, Kennedy Center, Carnegie Hall.
La sua personalità eclettica l’ha portata a sperimentare nuovi generi di collaborazioni, inserendola in quel filone cross over per cui può attraversare il tempo musicale da Bach a Bjork. Oltre alla collaborazione con Bjork, si deve anche ricordare quella con il famoso percussionista e vocalista brasiliano, Nana Vasconcelos, e le recenti collaborazioni con gruppi indiani e indonesiani. Da quest'incontro fra culture diverse sono nate due splendide tournée in India ed Indonesia oltre a due lunghe serie di concerti in Venezuela e Giakarta.
Evelyn Glennie tiene più di 100 concerti l’anno, ha fin ad oggi commissionato 135 brani per percussioni ai più importanti compositori viventi, ha vinto due Grammy Awards per le sue incisioni discografiche, e i suoi riconoscimenti non sono facili da riportare: ricordiamo che nel 1982 è entrata a far parte della "Royal Academy of Music" di Londra dove ha conseguito il "Queen's Commendation Prize for all round excellence", il premio più prestigioso in assoluto conferito dalla Royal Academy, e che è stata nominata "Officer of the British Empire" a soli 27 anni, nel 1993, per l’apporto reso alla musica.
Evelyn Glennie, come ogni star, è regolarmente ospite presso le più importanti reti televisive del mondo. E’ apparsa infatti presso il “David Letterman Show” (USA), Sesame Street (USA), The Michael Barrymore Show (GB) e presso “Songs of Prais”e (UK) ove ha presentato ed eseguito alcuni brani dal vivo.
Accanto alla Glennie, la London Chamber Orchestra - diretta da Rosemary Furniss - definita da Sir Michael Tippet in questi termini: “La London Chamber Orchestra suona con un’insieme di audacia e brillante tecnica che trovo assolutamente ispirativa. Ritengo senza ombra di dubbio che anche altri compositori dovrebbero guardare alla London Chamber Orchestra come all’ensemble dei loro sogni” .
La London Chamber Orchestra è composta dai migliori musicisti britannici, figure ricche di talento, passione ed energia, ed è la più antica orchestra da camera della Gran Bretagna. Fondata da Antohny Barnard, l’orchestra debuttò l’11 Maggio del 1921 presso la dimora londinese della Viscontessa Nancy Astor.
A partire da quel momento, l’ensemble tenne più di un centinaio di première all’anno, includendo opere di compositori del livello di Malcolm Arnold, Manuel De Falla, Gabriel Faurè, Leos Janacek, Maurice Ravel, Ralph Vaughan Williams, eseguendo la “Pulcinella Suite” di Igor Stravinsky e la prima esecuzione professionale in italiano dell’ Idomeneo di Mozart. L’Orchestra continua così la sua illustre tradizione collaborando con importantissimi compositori viventi, del calibro di Graham Fitkin e James Francis Brown.
La London Chamber Orchestra divide il proprio tempo tra concerti in Gran Bretagna, tournée all’estero, - appare regolarmente presso le principali sale concertistiche statunitensi, La Scala di Milano ed il Musikverein di Vienna, registrando ovunque il “tutto esaurito”, - programmi educativi ed un’ attività discografica estremamente ricca di incisioni di musiche per il cinema e per la televisione.
L’ensemble gestisce una stagione concertistica a St. John’s Smith Square a Londra, ove ospita i più importanti solisti del panorama musicale internazionale.